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Il giorno 27 maggio si è svolta l'ultima tappa del percorso-laboratorio "Incontro con la realtà della Gorgona".

Il progetto è nato con l'obiettivo di coinvolgere i nostri maturandi in un percorso di analisi del sistema carcerario, che punta non solo ad offrire alle persone che hanno commesso un reato la possibilità di un riscatto, ma anche l'occasione per diventare una vera  e propria risorsa per le nostre società.

 

L'idea di fatto è nata dalla decisione dei detenuti lavoranti presso la struttura reclusiva della Gorgona, di donare i prodotti agricoli alle famiglie in difficoltà, a causa della crisi sanitaria ed economica, legata all'epidemia di Covid-19. I generi alimentari sono stati consegnati ad alcune associazioni di volontariato, attive nel sostegno alle persone fragili della nostra città, i quali hanno potuto preparare pacchi alimentari, destinati ad alcune famiglie in difficoltà del nostro territorio.

 

Il tutto è nato da una piccola realtà, come quella della piccola isola di Gorgona, dove le risorse sono centellinate per permettere ai suoi abitanti e alle sue attività il continuo sostentamento. Come preservare questo delicato sistema, perché posso continuare a rappresentare una realtà utile e funzionale per tutti? Una domanda che è stata rivolta ai nostri maturandi, chiamati ad esprimere le competenze acquisite non solo in ambito tecnico e lavorativo, ma anche su un piano umanistico e sociale.

 

La prima tappa di questo percorso si è svolta il 12 aprile presso l'aula magna del nostro istituto, dove sono stati invitati la dott.ssa Alessia la Villa (Funzionario Giuridico Pedagogico della Casa Circondariale Le Sughere di Livorno e nella sezione distaccata di Gorgona) e il Ispettore Nicola Citi (comandante in carico presso la CR Gorgona) ad introdurre gli studenti nel complesso mondo del carcere. La visita sull'isola ha permesso agli studenti coinvolti di poter entrare di persona in una realtà che solo in pochi conoscono davvero.

 

Ma non solo, perché a dire il vero ci sono state diverse sorprese impreviste. Infatti la fortuna ha voluto che il giorno del nostro arrivo venisse inaugurata la mostra permanente, realizzata con i reperti di epoca romana, restituiti dagli scavi di un'antica villa presente sull'isola. Per il resto del percorso gli studenti sono stati accompagnati sia dalle guide preposte che dai detenuti incaricati di spiegare le modalità e le tempistiche delle varie attività lavorative.

 

In tutti i nostri bravi accompagnatori si è potuto percepire tutto l'orgoglio di far parte di una realtà produttiva che punta, non solo ad ottimizzare al massimo le specificità del luogo, ma anche a preservarlo con attenzione e a renderlo migliore. E questo vale anche per le persone coinvolte.

 

La Gorgona ci ha così regalato un viaggio indimenticabile che ha toccato molti aspetti: il primo sociale, delle persone che stanno compiendo il loro cammino di riabilitazione, il secondo ambientale, di un'isola che rappresenta un paradiso naturalistico unico nel suo genere, il terzo archeologico, di un luogo che testimonia quanto sia antica la storia della nostra terra, il quarto "aggregante", perché non dobbiamo dimenticare che la scuola è anche uno spazio di condivisione delle esperienze umane e di amicizia.