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In questi giorni le immagini che ci arrivano dall'Ucraina, mostrano tutto l'orrore della guerra e raccontano la sofferenza di chi la subisce in prima persona.

La scuola, in quanto istituzione educante, è chiamata a porre la dovuta attenzione a quanto accade e a fare il possibile per sensibilizzare i propri alunni a non essere indifferenti.

Ma la nostra scuola non ha voluto fare mancare anche un sostegno concreto alla popolazione ucraina in difficoltà, costretta in massa a fuggire dalle proprie case e a cercare rifugio oltre il confine nazionale o dove possibile.

Accogliendo l'appello del parroco della Comunità Ucraina di Livorno, don Yuri Machalaba, il dipartimento di Religione Cattolica, insieme ai colleghi di Materia Alternativa, ha proposto una raccolta di generi di prima necessità, coinvolgendo alunni, docenti e personale ATA nell'iniziativa.

Nei giorni scorsi sono stati raccolti biscotti e merendine, riso, pasta, medicinali, materiale igienico monouso, scatolame vario, succhi di frutta, prodotti infanzia, mascherine anti-Covid, gel igienizzante.

All'interno dei tre giorni di raccolta sono stati stabiliti dei turni per accogliere la consegna dei generi e per il loro smistamento. Gli alunni coinvolti nell'iniziativa hanno provveduto all'inventario del materiale e all'inscatolamento.

Tutto il quantitativo raccolto è stato consegnato oggi, venerdì 11 marzo, presso la struttura che ospita la chiesa ucraina di Livorno, in via Guerrazzi.

Nonostante il breve preavviso con cui la scuola è stata informata dell'inizio della raccolta, la disponibilità mostrata da parte di tutto l'istituto ha permesso di raccogliere più di quaranta scatoloni di generi di prima necessità.

Un aiuto, che dal punto di vista materiale non può che essere considerato come una goccia nel mare, ma che rappresenta un gesto importante per una comunità, che non vuole accettare passivamente quanto sta accadendo e che vuole esprimere la propria vicinanza alle vite di tante tante persone sconvolte dalla guerra.